«Un bambino che legge sarà un adulto che pensa»
La potenza di questa frase dello psicologo statunitense
Jerome Bruner può ispirare le future generazioni, sia di genitori che di figli. È un bellissimo messaggio che va oltre lˈimportanza della lettura. Scopriamone di più!
Leggere è un gioco da ragazzi
Un bambino che legge sarà per sempre libero. Leggere ci aiuta a pensare e pensare ci rende liberi, quindi se a tuo figlio piace passare il tempo leggendo, è positivo che continui a farlo. Di fatto, sarà il modo più efficace perché comprenda le situazioni, le opinioni e i comportamenti più svariati che la vita possa offrire: di sicuro il bambino si formerà in termini di tolleranza, rispetto e solidarietà.
In questo post parliamo dei bambini e la lettura ma leggere a qualsiasi età è sempre sinonimo di arricchimento culturale. Che poi siano proprio i più piccoli della società a farlo, i nostri figli, è garanzia di un futuro migliore. Perché? C’è più di una ragione, vediamone alcune:
- Un bambino che legge diventerà un adulto con idee personali e un modo di pensare solido, in grado di mettere in discussione ciò che lo circonda e di capire più facilmente il suo posto nel mondo.
- Un bambino che legge sarà un adulto in grado di pensare, perché non cˈè dominio di conoscenza più ampio di quello che ci offrono i libri. Quando leggiamo, ci alimentiamo dellˈimmaginazione e del ragionamento che altre persone hanno depositato nelle pagine bianche. Siamo ancora più ricettivi quando ci apriamo a questo mondo: i bambini, senza pregiudizi, sono capaci di leggere con tutta una gamma di emozioni senza nasconderle. Impariamo da loro!
Potremmo interpellare psicologi, educatori e altri esperti del settore: ci daranno conferma dellˈimportanza della lettura. Leggere è come un gioco che stimola lˈimmaginazione e la curiosità, ha la possibilità di farci conoscere nuovi mondi e nuove storie.
I bambini e la lettura in Italia
Purtroppo l’Italia è uno dei Paesi europei in cui si legge di meno, secondo i dati dellˈindagine Istat presentata a “Tempo di libri”, Milano. Dai dati emerge che il 23,7% di chi non legge preferisce altri svaghi rispetto ai libri, il 15,9% ha motivi di salute che allontanano dalla lettura e il 9,1% è troppo stanco per aver svolto altre attività. Il motivo economico è scelto invece dallˈ8,5% dei non lettori. Televisione, radio, pc, cinema hanno la prevalenza sui libri per il 6,5% dei non lettori. Dati insomma non esattamente positivi ed esaltanti soprattutto per quanto concerne lˈanalisi dei dati su bambini non lettori.
E allora inventiamoci dei modi per alimentare questa passione. Care mamme leggere con i nostri figli non è forse unˈottima opportunità per ritagliarvi uno spazio tutto vostro? Talvolta è unˈinteressante occasione per inventare nuove storie e tener sempre viva la curiosità. Di seguito alcuni consigli di cui fare tesoro per invogliarli a leggere e, perché no, mettere un poˈ da parte lˈelettronica e quegli schermi sempre accesi.
Consigli per far leggere i bambini
Ecco alcuni consigli per migliorare il rapporto tra i bambini e la lettura
- Creare un ambiente o una modalità che faccia affezionare il bambino e che apra le porte alla fantasia.
- Scegliere un libro che sia interessante per il bambino.
- Se non interessa non obbligare il bambino a finire il “compito”, potremmo ottenere lˈeffetto contrario.
Mancini Junior vi suggerisce alcune interessanti letture per i più piccoli:
- Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe;
- Italo Calvino, Il cavaliere inesistente;
- Il lupo, ed. Gribaudo.
Umberto Eco sosteneva che «
chi non legge, a 70 anni avrà vissuto solo la propria vita, mentre chi legge avrà vissuto 5000 anni: cˈera quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava lˈinfinito…» perché la lettura è immortalità. Lasciamo sempre una porta aperta su questa magnifica esperienza.
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